Efficienza vs efficacia, il coronavirus ne è l’esempio.
In questo periodo storico il mondo intero sta facendo i conti con una situazione particolare. Mai come in questi momenti è evidente come efficienza ed efficacia siano sue parole dal significato profondamente diverso. Chiediamo aiuto al vocabolario: Efficienza: competenza e prontezza nell’assolvere le mansioni. Efficacia: capacità di produrre l’effetto e i risultati voluti o sperati. Apparentemente sembra che vi sia un sillogismo, ma a ben guardare non è così. In questo momento tutti sembriamo essere efficienti, nel senso che ogni persona, costretta a modificare il proprio comportamento, ha tentato e sta tentando, per chi ne ha le possibilità operative, la strada dell’efficienza. Quindi le famiglie si sono organizzate per una spesa efficiente da mettere in atto in maniera programmata, in orari programmati, con una lista di cose da acquistare ben precisa ed organizzata. La scuola si è resa efficiente organizzando lezioni online per gli studenti. In molti (per chi la professione lo ha permesso) si sono approcciati allo smart working rendendo efficienti le ore, gli appuntamenti, gli incontri. Le attività fisiche sono diventati efficienti, gli allenamenti in palestra sono stati sostituiti da allenamenti in casa, running sui balconi o terrazzi ecc. La politica si è resa efficiente nel varare continue nuove regole, nuovi moduli di ipotetica libertà, diffondere informazioni che nel loro intento vogliono creare condivisione. Tutti, chi più e chi meno, hanno cercato di rendere efficiente la propria giornata da “reclusi involontari” per renderla attrattiva, proficua, sostenibile. Ma questa efficienza, apparente o effettiva, è davvero efficace? Rianalizziamo i precedenti comportamenti per fare il punto. Certamente è efficiente organizzare la spesa in modo da limitare le uscite, le file, le cose da acquistare ma certamente non è efficace acquistare non programmando quelli che saranno i pasti che si faranno, prevedendo l’utilizzo degli ingredienti. Quindi non è di certo efficace recarsi al supermercato acquistando quello che “si pensa” possa servire per poi accorgersi che non tutto quello che si è acquistato potrà risolvere la preparazione dei piatti estemporanei dettati da scelte irrazionali e non programmate, ad esempio acquistare l’occorrente per fare una torta ed accorgersi che manca la carta forno nonostante si siano acquistati più dolci di quelli che normalmente si utilizzano perché…metti che non li trovo! Certamente la scuola si è resa efficiente nell’organizzarsi, chi più e chi meno, nel fare lezioni online ma questa efficienza non si è, a mio avviso, dimostrata efficace giacchè nessuno o quasi ha individuato una piattaforma davvero efficiente per impartire le lezioni, mantenere ad esempio l’orario scolastico già previsto in programmazione (cioè prima di questa interruzione delle lezioni in classe) utilizzando strumenti di classroom online che tenessero normalmente impegnati gli studenti nel normale corso delle lezioni ed altrettanto impegnati gli insegnanti nel loro compito, con il risultato che alcune lezioni non vengono proprio svolte, oppure vengono svolte in orari fuori dal normale orario scolastico, la condivisione dei compiti affidata a piattaforme non nate per questo scopo ecc. Certamente è efficiente approcciarsi allo smart working impegnando il tempo in contatti, incontri virtuali ecc. ma non è efficace giacchè molte aziende non hanno mai previsto una condivisione dei propri documenti in una eventuale previsione di questo tipo di lavoro, le linee di collegamento ed i collegamenti stessi non sono sicuri per il trasferimento dei dati, molte abitazioni non hanno collegamenti internet che possano supportare in maniera degna questo imprevisto aumento di traffico. Non è stato previsto un sistema di validazione di contratti, firme, ecc. Insomma c’è una efficienza diffusa nel voler fare lavoro a tutti i costi ma una efficacia di questo lavoro che si traduce in mera idea con produzione di risultati scarsa. Certamente è efficiente ripensare alla propria attività fisica al di fuori della palestra ma non è efficace diventare di colpo dei self made trainer giacchè le palestre, per come ho avuto modo di vedere, non si sono attrezzate per seguire i propri clienti, anche virtualmente. Certamente la politica sta cercando di fare la sua parte in modo efficiente nel voler creare contatto, informazione, cercare (ma non sempre trovare) sistemi di aiuto economico e sociale ma non è efficace in quanto ogni provvedimento preso reca in se ulteriori situazioni grottesche di quasi impossibilità di essere messo davvero in pratica dai cittadini. Cito Zigmunt Bauman che nel proprio libro “Modernità liquida” dice che il Potere riguarda la capacità di fare mentre la Politica riguarda la capacità di decidere cosa fare. Anche qui il potere deve essere efficiente e la politica efficace, e non mi sembra proprio. Quindi? Bella domanda, alla quale rispondo facendo per primo autocritica. Siamo diventati un paese di efficienti, quasi a voler esorcizzare la situazione, il malessere imperante, i tentativi di protesta che ci nascono dentro, l’incertezza del futuro, e chi più ne ha più ne metta. Non siamo diventati un paese efficace perché ognuno di noi ha cercato, o sta cercando di trovare delle soluzioni (efficienza) ma si scontra continuamente con il metterle in pratica in maniera proattiva e risolutiva (efficacia). La soluzione? Altra bella domanda. Non sono un sociologo bensì un attendo osservatore. Posso solo riportare quello che sto facendo dal punto di vista dell’efficienza ed efficacia. Efficienza: Maggiore presenza in famiglia Efficacia: Sono più vicino alla mia famiglia condividendo mansioni, compiti, studiando con i figli Efficienza: Maggiore coordinazione delle cose da fare in casa Efficacia: Riassetto e riorganizzazione degli ambienti, programmazione degli interventi da fare Efficienza: Maggiore organizzazione della cucina e dispensa Efficacia: una lista della spesa organica dove si inserisce quello che si utilizza e che sta per terminare, una organizzazione dei menù in base alla disponibilità della dispensa Efficienza: Maggiore contatto con i miei clienti Efficacia: Individuare una soluzione intuitiva per ognuno, seguire il loro processo decisionale interno ed esterno, organizzare meeting e riunioni come prima di questa situazione, fare un follow up dei processi messi in campo ed individuare risultati e aggiustamenti, creare dei kpi di periodo Efficienza: Maggiori relazioni con persone con i quali ho contatti saltuari Efficacia: Creazioni di nuovi e rafforzati rapporti, maggiore predisposizione al dialogo, condivisione dei momenti ed individuazione
Come riconoscere il cliente ideale?
Ritengo che questa sia la domanda che tormenta in maniera assidua ogni imprenditore o professionista che, con antiquati sistemi di marketing o l’assenza degli stessi, non riesce ad identificare e quindi attrarre. Facciamo una analisi concreta: Quanti sono i clienti che pagano puntualmente, non chiedono sconti e si complimentano sempre per l’assistenza che ricevono? Provo ad immaginare la risposta. “Questi clienti non esistono, mi consumo di lavoro ma i clienti vogliono solo sconti, e per pagare c’è sempre tempo!” Permettimi di dirti che questo pensiero è SBAGLIATO! Il cliente ideale esiste, eccome, devi solo sapere come farlo arrivare da te, in modo certo e metodico. Il cliente ideale è quella persona che: Desidera essere aiutata solo da te e brama i tuoi servizi come se fossero la cosa più importante; È disponibile a PAGARE il tuo prodotto/servizio, perché ti riconosce come competente in quello che fai; NON è a caccia del prezzo più conveniente ma vuole la soluzione ai suoi problemi, non vuole ritornare dopo 3 settimane con lo stesso problema; È amichevole e cooperativo; Vuole il tuo prodotto/servizio al più presto; È disposto a pagare un prezzo più alto rispetto alla media di mercato perché ti percepisce come un esperto che può aiutarlo a risolvere definitivamente il suo problema; Ecc… Se sei pieno di clienti così, puoi terminare la lettura, non ti servo. Se invece, come credo, scarseggiano e il sogno di avere clienti del genere è un tuo fondamentale obiettivo, sono certo di poterti dare una mano. Ho messo a punto, dopo oltre sei mesi di lavoro, Imprenditore Evoluto, il primo (e unico!) percorso per portarti all’eccellenza. Come faremo? Innanzi tutto con una analisi preliminare gratuita nella quale stabiliremo quanto sei distante dalla curva dell’imprenditore evoluto e quindi analizzeremo i punti di debolezza da elevare. Faremo mentoring, non formazione o coaching, il mentoring è una relazione professionale di trasferimento delle esperienze nel quale metteremo in campo un Action Plan (un piano di azione) per farti acquisire le necessarie competenze imprenditoriali e smettere di fare il dipendente della tua azienda. Inoltre ho messo a punto Time Voucher, il primo (e unico!) sistema attraverso il quale sarai tu stesso a determinare il prezzo del percorso, come lo vorrai pagare e quanto tempo ritieni, o meglio riteniamo insieme, possa essere necessario. Quindi pagherai il prezzo giusto, nel modo migliore che ritieni, avendo a disposizione il tempo necessario attraverso dei Vaucher di tempo. Se non credi sia interessante, allora continua pure come hai sempre fatto! Se invece ritieni che un percorso tagliato su misura per te, per la tua evoluzione, per accrescere delle competenze sia qualcosa che ti potrà far fare la differenza sul mercato Imprenditore Evoluto è il giusto mezzo per arrivare al traguardo ed avere solo i clienti ideali. Riempi il modulo che trovi qui e richiedimi una consulenza, se non riuscirò a sorprenderti saremo comunque cresciuti insieme.