Liberarsi dalle preoccupazioni, ecco come.
Qualche giorno fa stavo riflettendo su uno speech nel quale il relatore parlava di “percentuali” delle nostre preoccupazioni. Secondo il relatore, il 95% degli adulti va a dormire o si sveglia pensando a qualcosa che li preoccupa. Di questo marasma di cose che ci preoccupano e che ci portiamo continuamente sulle spalle… – il 40% non accadrà mai.– il 30%… è già accaduto! Ma noi continuiamo a rivivere questi accadimenti nella nostra testa stile tortura.– Il 12% sono problemi di salute minori come un semplice mal di testa, che però tendiamo ad ingigantire.– Il 10% sono seccature di scarsa importanza (es. che scarpe metto questa mattina?).– L’8% sono problemi reali. In pratica, a detta dello speaker, noi dedichiamo enormi energie mentali ad un 92% di preoccupazioni che tecnicamente si chiamano… STR…STUPIDAGGINI! Eppure quel 92% di preoccupazioni immaginarie, ci rovinano la vita realmente. Lo fanno togliendoci serenità e a volte anche il sonno! Certo, conoscere queste statistiche non ci aiuterà a far sparire queste preoccupazioni come per magia, ma forse ci aiuterà ad avere una nuova prospettiva la prossima volta che sospetteremo un tumore al cervello a causa di una lieve emicrania! Come possiamo liberarci da questi virus mentali? Come possiamo imparare a crearci una barriera su cui ansia, stress e preoccupazioni si schiantino prima ancora di intaccare la nostra quiete interiore? Come possiamo sbarazzarci una volta e per tutte delle preoccupazioni? Ecco tre strategie per liberarsi dalle preoccupazioni: Il rituale. L’albero dei guai, è un ottimo esempio di rituale anti-preoccupazioni. Ne esistono molti altri: Qualcuno utilizza una “lista delle preoccupazioni”. Il messaggio chiave che vorrei trasmetterti è che se non vuoi soccombere di fronte alle tue preoccupazioni devi necessariamente crearti un rituale quotidiano che ti consenta di farle scivolare via. Il mio? Ogni mattina faccio mezz’ora di camminata nordica: questa abitudine mi consente ogni volta di riportare il tempestoso “mare” mentale ad uno stato di quiete. Consigliata. L’esercizio mnemonico. Un altro modo per liberarsi dalle preoccupazioni è quello di metterle nella giusta prospettiva. Ti propongo allora un piccolo esercizio mnemonico: rilassati e cerca di ricordare ciò di cui eri preoccupato esattamente 365 giorni fa (l’anno scorso). Cavoli, se queste preoccupazioni erano così importanti, non puoi averle dimenticate nell’arco di soli 12 mesi, giusto?! Cos’è che ti tormentava l’anno scorso, in questa data? Niente, non riesci proprio a ricordare?! Ecco: tra un anno non ricorderai nemmeno ciò che ti sta stressando così tanto in questo momento. L’appuntamento. Mi sono riservato per ultima una delle tecniche più potenti in assoluto per liberarsi dall’ansia: l’appuntamento con le preoccupazioni. Se non fai altro che essere preoccupato 24 ore su 24, è arrivato il momento di fissare un “appuntamento” con le tue preoccupazioni: ogni giorno, per 2 settimane, riservati 30 minuti (alla stessa ora e possibilmente nello stesso luogo) per pensare deliberatamente alle tue preoccupazioni. In questo lasso di tempo dovrai pensare esclusivamente a ciò che ti preoccupa e non dovrai far nulla per sminuirne la portata, anzi. Ingigantisci queste preoccupazioni, fino a renderle quasi… “grottesche”. Portare avanti questa attività per 30 minuti filati non è semplice, ma dovrai sforzarti di ricreare le peggiori fantasie fin quando il tuo “appuntamento” non sarà terminato. Se durante il giorno ti ritroverai casualmente a ripensare ai tuoi guai, prendine nota per iscritto e procrastina deliberatamente le tue preoccupazioni al prossimo appuntamento. Questi sono solo degli esempi e lascio a te se applicarli o trovare una strategia a te più congeniale. La cosa più importante che devi fare, soprattutto se sei un imprenditore o professionista. è quella di metterti di fronte a te stesso e pensare in modo positivo. Mia nonna mi diceva: “il diavolo non è così brutto come lo si dipinge” nel senso che troppo spesso le cose di cui abbiamo paura o temiamo non sono poi così brutte, anzi spesso sono solo ingigantimenti che ci facciamo. Un’ultima cosa, ricorda: oggi è il giorno di cui ieri avevamo paura! A questo punto, come sempre, sono a tua disposizione se vorrai avere una consulenza di mentoring con me, per imparare che le cose possono essere diverse e l’evoluzione è dietro l’angolo. Contattami!
La legge delle priorità
Prendo spunto da Brian Tracy relativamente alle priorità. La capacità di fissare priorità chiare e precise nel tempo avrà effetti sensibili sulla qualità della tua vita. Il modo peggiore di utilizzare il proprio tempo consiste nel fare molto bene ciò che non è affatto necessario fare. Secondo il principio di Pareto, il venti per cento delle tue attività rappresenta l’ottanta per cento del loro valore. Questo significa che se hai un elenco di dieci cose da fare, due di esse avranno un valore maggiore rispetto alle altre voci considerate. Per realizzare grandi cose, è fondamentale concentrarsi sulle poche attività che attribuiscono maggior valore alla tua vita e al tuo lavoro. Qualunque cosa tu faccia, genera delle conseguenze; per stabilire qual è il valore di ogni singola priorità del tuo elenco è sufficiente che ti domandi cosa accadrebbe nel caso tu facessi o meno quella determinata cosa. Le attività importanti producono effetti significativi sulla tua vita e sulla tua carriera. Al contrario, le scelte meno rilevanti hanno conseguenze limitate o di scarso valore sulla tua esistenza e sul tuo percorso professionale. Il segno distintivo di una mente superiore consiste nella capacità di considerare tutte le possibili conseguenze, prima di agire. Chiediti continuamente: “In che modo posso utilizzare al meglio il tempo di cui dispongo?”. Qualunque sia la risposta, mettila in pratica. Se sarai in grado di svolgere quei pochi compiti che fanno la differenza, avrai sviluppato la qualità fondamentale, che renderà possibile tutto il resto. Come mettere subito in pratica questa legge 1. Elenca tutte le attività di cui ti occupi nell’ambito del tuo lavoro. A questo punto, analizza l’elenco e seleziona da tre a cinque compiti, che siano più importanti della somma di tutti gli altri. 2. Immagina che alla fine del mese riceverai un bonus di centomila dollari, se riuscirai a concentrarti sulle tue massime priorità in ogni momento della giornata. In che modo potrebbero spingerti a modificare il tuo comportamento? Quali cose faresti in modo diverso? Brian Tracy Fin qui quanto scritto da Brian. A questo punto è necessario che ti dica che la parola priorità è una parola che si coniuga “solo” al singolare quindi non esistono più priorità bensì delle cose che vanno fatte prima di altre, la priorità è una sola, devi farla per prima, solo allora la nuova priorità è la seconda cosa importante da fare. Se ogni giorno ti fermi ad analizzare le cose importanti da fare per prime, cioè quelle che sono efficaci, allora avrai ottemperato al principio di Pareto ed avrai svolto le cose più importanti, cioè quelle proattive, quelle davvero utili. Il resto sarà quell’ottanta per cento che è necessario fare ma non indispensabile. La cosa importante è che procrastini troppo perchè in questo modo le cose che il giorno prima non erano prioritarie lo potrebbero diventare il giorno successivo e quindi…vai in affanno! Non riesci a concludere tutto, inizia lo stress e non sei più lucido. Fermati ogni giorno, all’inizio della tua giornata, qualche minuto ad analizzare le priorità…poi datti da fare! Antonio Finocchi Condividi questo articolo se ti è piaciuto, vai sulla mia pagina facebook e metti “mi piace” Visita il mio sito e scarica il materiale di valore che ho predisposto.