Novità, forse, ne sei sicuro?
Pensi che quello che hai inventato, pensato o iniziato a realizzare sia una assoluta novità? Probabilmente no. Nulla o quasi nulla di quello che compriamo oggi è nuovo. Facendo una analisi a posteriori, molto probabilmente ogni prodotto esistente non è altro che l’evoluzione di qualcosa che esisteva e che per necessità, gusti, mercato, ha dato una soluzione nuova ad un problema vecchio. Facciamo un esempio. Prendiamo la macchina da scrivere, le persone prima di quel giorno avevano comunque necessità di “mettere nero su bianco” i propri pensieri, semplicemente usavano carta e piume e, prima di quello, tavolette con incisioni, papiro e via dicendo. Poi nasce l’innovazione, cioè poter continuare a mettere “nero su bianco” ma attraverso un sistema che fosse più rapido, facile da utilizzare, che non dipendesse dalla calligrafia e quindi più semplice da interpretare…non solo una novità quindi, bensì una innovazione! Questo vale per ogni singolo prodotto, ora c’è Tesla, una volta c’erano le macchine a gasolio, prima di quelle i treni, i carri, i piedi. La gente si è sempre spostata da un posto all’altro. Nel cammino di un prodotto ci sono tante novità, ma poche innovazioni. Una innovazione non è il semplice miglioramento di qualcosa, è lo stravolgimento di un modo di fare utilizzando i principi della cosa ma modificandone l’uso, l’applicazione, ecc.Un esempio per tutti, lo smartphone. Chi l’avrebbe detto che avremmo utilizzato un telefono senza tasti! Chi l’avrebbe detto che sarebbe diventato il sostituto del nostro adorato PC! Eppure questa è una grande innovazione, non solo una novità. Il frigorifero? Un prodotto che permette di conservare i cibi, mentre prima c’erano gli alimenti messi sotto sale, l’aceto e altri sistemi primitivi di conservazione. Quindi anche negli anni del boom economico nulla nasceva dal nulla, le esigenze degli esseri umani sono sempre le stesse, i loro desideri anche, esistono solo e soltanto nuovi modi per soddisfarli. Solo che in altri periodi in pochi potevano fare impresa e chiunque avesse trovato una novità, figuriamoci una innovazione, poteva fare soldi a palate. Ma oggi esiste già tutto, ogni desiderio che ti viene in mente può già essere soddisfatto, come puoi differenziarti e fare impresa per davvero? Fino a qualche anno fa, un imprenditore pensava ad un prodotto, successivamente si preoccupava della parte amministrativa, verificando i costi, gli strumenti produttivi e, solo dopo aver creato il tutto, forse pensava al marketing, ma inteso come vendita. In altri tempi il marketing era concepito come “comunicazione”, ossia “abbiamo creato questo prodotto, comunichiamo che esiste”. Il marketing insomma era uno strumento utilizzato alla fine del processo. Successivamente si è passati a un momento storico in cui l’amministrazione era al comando e richiedeva cose del tipo “c’è bisogno di finanza, per incrementarla lanciamo un nuovo prodotto” e sempre in ultima posizione veniva “comunichiamo questo nuovo prodotto al mercato”. Insomma il marketing, nel mercato della novità, non è quasi mai stato al primo posto. Le cose sono cambiate, la gente è più facilmente raggiungibile, da te, ma anche dagli altri, le menti creative o pseudo-tali sono tantissime e questo crea confusione ma anche necessità di messaggio, insomma, oggi fare solo una novità non basta più. E’ necessario fare innovazione, nel decidere il prodotto, la comunicazione, le scelte finanziarie e, quindi il marketing. Che al contrario di qualche anno fa, oggi è fra i primi posti, perchè marketing non è più solo comunicazione, bensì strategia. Cosa deve fare ad oggi quindi una piccola media impresa per garantirsi il successo? NON deve sprecare tempo a cercare like o followerNON deve rivolgersi all’amico di turno o al cugino smanettone per fare il “sitino, tanto a che mi serve!”NON deve improvvisarsi grafico, comunicatore, creatore di loghi, naming ecc.NON deve fare tutto da solo!!! Per evitare tutto questo, soprattutto per evitare di spendere un grande quantitativo di soldi e di tempo, c’è la necessità di rivolgersi a chi, non solo per esperienza, ma per risultati, è in grado di “combattere con te, al tuo fianco”. Il mio obiettivo è quello di lavorare con quegli imprenditori che ogni giorno mettono ogni briciola delle loro energie in azienda e non vedono risultati. Vorrei poter aiutare chi vuole uscire dalla presunta crisi in cui versa il nostro paese e far crescere la sua impresa. Se è anche il tuo obiettivo, un contatto potrebbe generare grandi cose.
Se gli affari non vanno bene, ecco come puoi fare.
Quando gli affari non vanno a gonfie vele… quando i clienti svalutano il tuo lavoro, la tua professionalità e non capiscono perché dovrebbero pagare le cifre che chiedi… quando i fornitori ti stanno col fiato sul collo e pretendono soltanto… Possono innescarsi DUE reazioni. La prima è la tentazione fortissima di alzare i pugni al cielo, lamentarsi e incolpare lo Stato, i familiari, la crisi e il mondo intero. Oppure puoi guardarti allo specchio, in maniera sincera, come forse non hai fatto per troppo tempo e mettere in pratica questi suggerimenti. 1 – Devi fare di più Hai mai provato un desiderio irrefrenabile di avere di più? Per qualcuno questa cosa sembra avere a che fare solo con “avere più soldi”, per altri equivale ad un costante bisogno di fare di più, di dare di più, di lasciare un segno, di fare qualcosa di molto significativo, di contribuire al miglioramento delle persone, … In ogni caso è una persona costantemente insoddisfatta e alla ricerca di un miglioramento. Questo vuol dire analizzare il passato ma anche avere un commento critico su questo. Se continui a fare le stesse cose, probabilmente otterrai gli stessi risultati, perchè a mio avviso ne otterrai di peggior, visto come il mondo cambia velocemente. Se non decidi di agire diversamente avrai l’unica certezza di peggiorare e quindi devi accontentarti, e non ti lamentare! 2 – Devi “essere diverso” La ricerca costante dell’innovazione e non della novità è quel qualcosa che può darti di più. Una delle cose più interessanti che ho letto ultimamente riguarda che le persone non sono solo o più alla ricerca di cose innovative bensì di un nuovo scopo a quello che esiste già. Lo scrittore faceva un esempio relativo alle candele. Fino a 15 o 20 anni fa una candela serviva per fare “luce”, oggi una candela ha uno scopo completamente diverso, serve per creare “atmosfera”, per creare “sensazioni”, è cambiato lo scopo e l’innovazione è proprio questa, essere diverso con qualcosa che esiste già. Per fare in modo che le cose possano cambiare, cerca di cambiare gli scopi, cerca di cambiare il “perchè” fai quello che fai. 3 – La motivazione interna Prendersela inesorabilmente con gli altri, con le situazioni, con fattori esterni non porta molto lontano. Se vuoi davvero fare qualcosa che possa portarti a fare in modo che le cose vadano bene devi trovare una motivazione inesauribile che ti arriva dall’interno, a prescindere dalle circostanze esterne. Non ha bisogno di stimoli, di sproni, di opportunità della vita, di incitamento, di grandi idee per attivarsi, né permette alla negatività, alle condizioni esterne, alle persone negative e nemmeno alle fatalità di condizionare il suo futuro. Non significa che sia incorruttibile e che non passi alcuni momenti difficili, significa solo che sa affrontare senza bisogno di troppi “sostegni” e senza mai sacrificare la produttività. La motivazione devi trovarla in te stesso e farla diventare contagiosa. A questo punto mettiti all’opera e FAI, fai qualcosa per raggiungere questi tre fondamentali argomenti. Il mio consiglio, se sei un imprenditore o un professionista, è quello di dotarti di un sistema di marketing strategico che ti consenta di fare di più in maniera organizzata, individuare le peculiarità dei tuoi prodotti e servizi per essere diverso attraverso un apprendimento che ti viene dall’interno, attraverso una motivazione interna che sarà alimentata e nutrita tutti i giorni dai risultati che otterrai. Come fare? Innanzi tutto vai sul mio sito e scarica il materiale tua disposizione, è gratis, ma non per questo non ha un valore di grande importanza. Leggi attentamente e metti in pratica quello che troverai e poi contattami, perchè da questa base di partenza scaturiranno situazioni e risultati che da solo non avresti nemmeno immaginato. Ogni giorno ispiro i miei clienti a fare qualcosa di nuovo e mi piace trovare sempre modi nuovi per realizzare i miei obiettivi e quelli di chi si relaziona con me. Fra il dire e il fare c’è di mezzo…il fare!!! Non arrenderti mai, fai qualcosa di nuovo, cerca uno scopo e, se vuoi, insieme raggiungeremo il tuo risultato. Contattami qui per ogni informazione:
Hai solo dei sottoposti e non dei collaboratori, se non fai queste 5 cose.
Essere imprenditore oggi non è sempre facile. L’imprenditore è la persona che ha dentro di se una dote innata, “la resilienza“. Prendo in prestito dal vocabolario il significato di questa parola: “la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità” Un imprenditore quindi è una persona che ha il dono della risoluzione dei problemi. Per fare questo però ci si deve circondare di persone che sia efficienti ed efficaci e che svolgano il loro lavoro con attrazione, con capacità e soprattutto in armonia. Ci sono 5 cose fondamentali che un buon imprenditore deve applicare ogni giorno con i propri collaboratori, perchè siano tali e non si sentano solo dei “sottoposti“. Vediamole. 1. Accettazione Le persone hanno un bisogno fortissimo di essere accettate da coloro che le circondano. In particolare vogliono essere considerate importanti e preziose dal loro capo. Esprimere accettazione è molto importante, ma come esprimerla? Basta un sorriso amichevole, il sorriso è una pratica troppe volte dimenticata che fa bene a chi lo porge e soprattutto a chi lo riceve. Anche quando pensi che nessuno ti stia guardando, tutti stanno guardando. Tutto ciò che dici o non dici, tutto ciò che fai o non fai, viene osservato dal tuo staff. 2. Apprezzamento Ringrazia i tuoi collaboratori per tutto quello che fanno. La gratitudine è una cosa fondamentale, fa sentire apprezzati e quindi infonde sicurezza e voglia di fare. (Ho dedicato un capitolo intero sulla gratitudine nel mio libro “Fra il dire e il fare, c’è di mezzo…il fare!) 3. Ammirazione Trova qualcosa da ammirare negli altri: i vestiti che indossano o un accessorio personale come una borsa o una cravatta. Ammirane la pettinatura, le scarpe e la macchina. Certo non devi enfatizzare e sforzarti di fare dei complimenti, perchè la falsità traspare e quello che pensavi fosse una benna azione potrebbe ritorcerti contro come un boomerang. Non dimenticarti di complimentarti con i tuoi collaboratori ogni volta che fanno qualcosa che non è ordinario. Magari perchè si sono trattenuti in ufficio oltre l’orario di lavoro, complimentati per il contributo importante che danno all’azienda. 4. Approvazione Esprimi generosamente la tua approvazione per l’operato dei collaboratori. La parola autostima, come dice la parola stessa, ognuno se la crea per se, ma incentivare le persone a costruirsi la propria autostima le rende più sicure, quindi più inclini a osare e rendere maggiormente. Elogiare soddisfa uno dei bisogni più radicati nella natura umana. Non è necessario fare una festa per elogiare qualcuno, basta mandare anche una semplice mail o incontrarli di proposito per elogiare impegno. 5. Attenzione Ascoltare gli altri è di vitale importanza, e un buon ascolto racchiude i 4 passi appena accennati, ti consente di accettare la persona che hai di fronte, apprezzarla perchè ti è venuta a parlare, ammirarla per ciò che ti sta dicendo, approvare il suo impegno. I collaboratori hanno bisogno di parlare con il loro capo ed è un dovere di un buon capo ascoltarli attentamente. Tieni la porta della tua stanza aperta ogni volta che puoi, elimina ogni barriera, dai il tempo necessario ad ognuno per parlare comodamente ed esprimersi liberamente. I nostri collaboratori sono parte integrante della nostra attività, non sono solo dei numeri, sono degli alleati che devono essere trattati correttamente, solo così ci accompagneranno verso il successo. Eppure molti imprenditori faticano a trovare quelli giusti, hanno frequenti “ricambi” perché “le persone non durano” o “non hanno voglia di lavorare”. Analizzando più approfonditamente la situazione si scopre però che la colpa viene spesso dall’alto. I motivi sono molteplici. I dipendenti/collaboratori non si sentono parte di una squadra; gli viene chiesto di lavorare duramente, di fare ore extra, in cambio di nemmeno un “grazie”. Per l’azienda tutto è dovuto, e a parti inverse l’azienda sta facendo “un favore immenso” al collaboratore, quando ad esempio concede un giorno di ferie. Le persone che lavorano con te devono seguire un obiettivo comune, e devono essere ammirarti e apprezzarti. Come riuscirci? Applica queste semplice regole e trasforma la tua azienda in una vera forza della natura. E impara ad ascoltare (sia nella vita che nel business). Se chi lavora per te ha qualcosa da dirti, è solo per migliorare la condizione di entrambi e rendere la collaborazione più efficiente ed efficace. Non trattare le persone come merce facilmente sostituibile, trasformale invece nei tuoi più potenti alleati! Ogni giorno il mio obiettivo è ispirare le persone che si relazionano con me a fare cose nuove ed insieme riusciamo a scoprire sempre modi nuovi per fare quello che facciamo. Se questo articolo ha suscitato la tua attenzione condividilo, scrivi un commento, vai sulla mia pagina Facebook @antoniofinocchi oppure sul mio sito www.antoniofinocchi.it e potrai scaricare del materiale di valore. WE INSPIRE INNOVATION, NOT NEWS Contattami qui: