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Un grande salto in avanti…il neuromarketing.

Per molti imprenditori e professionisti il marketing è qualcosa di ignoto, ma non essere al passo con i tempi genera un grande divario con i tuoi concorrenti. Oggi ti voglio parlare di qualcosa che sembra avveniristico ma non lo è. Il Neuromarketing non è più una novità, da oltre un decennio quasi tutti maggiori brand mondiali investono un budget considerevole in questo metodo scientifico. L’obiettivo del Neuromarketing è quello di utilizzare delle tecniche verso il proprio target di clienti persuaderlo ad acquistare. Per la sua efficacia nel marketing e nel branding, il Neuromarketing è diventato parte integrante del processo di ricerca di mercato e, oggi, le aziende lo utilizzano come fonte primaria di informazioni per sviluppare nuovi prodotti e posizionarli in un mercato specifico. Nonostante una così ampia influenza, moltissime persone non sanno ancora cosa sia il Neuromarketing e come possa essere usato in maniera efficace. L’importanza della direzione dei volti nelle immagini Chi si occupa di inserzioni con immagini sa da decenni che le immagini dei bambini attirano l’attenzione e tengono incollato lo sguardo. L’analisi si è focalizzata su come le persone osservano annunci con immagini di bambini. Un importante studio ha messo in evidenzia, ad esempio, che nelle pubblicità siamo portati a guardare quello che sta guardando la persona presente nello stesso annuncio. La morale del Neuromarketing è: un volto nell’annuncio attira l’attenzione, ma è sempre bene assicurarsi che lo sguardo punti verso ciò che si vuole comunicare. La musica: uno strumento per accrescere la forza del brand I grandi brand hanno sempre utilizzato la musica per aumentare la forza e l’impatto del proprio brand. L’aspetto sonoro svolge un ruolo decisivo nell’attivare il giusto umore nel pubblico e per entrare in contatto con i consumatori in maniera più emotiva e profonda. E’ risaputo che il suono stimola il nostro subconscio, arrivando direttamente al cervello, senza dimenticare che la musica è in grado di trascendere le barriere linguistiche e culturali. Tuttavia, dare una vera impronta audio riconoscibile che renda il brand unico non è semplice. Bisogna essere molto particolari, studiare bene le emozioni che si vogliono trasmettere ed essere, soprattutto, coerenti con l’immagine del marchio. Il Neuromarketing studia la tipologia di suoni, il ritmo, l’intensità per fare in modo che il messaggio non faccia attrarre dalla musica bensì dal marchio. I colori influenzano le scelte dei consumatori I colori possono evocare una vasta gamma di sentimenti, numerosi studi mostrano il legame tra alcuni colori e certe emozioni. Quando si selezionano i colori, è necessario aver ben chiaro in mente che si potrebbe influenzare lo stato d’animo dei potenziali clienti. Il colore poi, ovviamente, contribuisce nell’aumentare il riconoscimento del marchio. Vediamo qualche esempio: Giallo: ottimismo e allegria. È spesso usato per attirare l’attenzione e colpire al primo impatto. Rosso: energia. Crea un senso di urgenza e ad esempio lo si può vedere impiegato negli annunci di offerte o svendite. Blu: fiducia e affidabilità. Usato da banche, assicurazione e nel mondo del business. Verde: creatività e salute. Impiegato per trasmettere un senso di benessere e rilassatezza, è da sempre associato all’ambiente e alla sostenibilità. Arancione: allegria e aggressività. Usato per le call to action, quando viene chiesto di iscriversi a qualche servizio o acquistare un prodotto. Rosa: romantico e femminile. È ampliamene adoperato per puntare ad un pubblico di donne e giovani ragazze. Nero: elegante e raffinato. Da sempre colore portante nel mercato del lusso. Stimolare la memoria utilizzando font particolari Le persone tendono a scegliere sempre l’opzione più facile e confortevole. Un lettore, quindi, apprezzerà maggiormente un testo scritto con caratteri semplici e che possono essere facilmente interpretati. Un carattere complesso, però, può assolvere una funzione del tutto particolare: attirare di più l’attenzione e restare impresso nella mente di chi legge. Una tecnica, da usare con parsimonia per non appesantire il testo, rendendolo troppo difficile da leggere e comprendere. Per lo stesso motivo, ad esempio, font complessi sono da evitare quando si tratta di un logo. Packaging e Neuromaketing L’importanza di come un prodotto si presenta e in particolare della sua confezione è risaputa da sempre. Tutti hanno avuto, almeno una volta, quella sensazione di essere impulsivamente attratti da un prodotto solo perché ci è stato proposto in maniera accattivante. Il Neuromarketing, però, ha portato gli studi sul packaging e di come possa sorprendere e attrarre i consumatori su un livello molto più profondo. In questo senso moltissimi brand di successo, attraverso analisi e studi di Neuromarketing, hanno migliorato le loro confezioni, rendendole in grado di stimolare reazioni emotive positive e riducendo al minimo quelle negative. In queste poche righe ho voluto riassumere alcuni dei più gradi concetti del Neuromarketing. Potrebbe sembrarti qualcosa di impossibile, eppure lo studio ed il percorso che utilizzo per far giungere il mio potenziale cliente alla consapevolezza della soluzione che sto proponendo parte proprio da questo. Il mondo cambia molto velocemente, i tuoi competitor si “devono” adattare a questo cambiamento e attendere serve solo a fare in modo che “altri” arrivino prima di te. Attenzione!!! Se ti sembra difficile, impossibile, incomprensibile, allora hai necessità di qualcuno che ti spieghi facilmente che queste cose sono normali e vengono utilizzate più spesso di quanto pensi. Non ci credi? Contattami e te lo dimostrerò!